Il magico Natale di Lea

Copyright: Image by BiZkettE1 on Freepik - Autrice Poesia: Maria Toriaco

In una piccola città  vicino a Zurigo a Dunberdof, viveva una bimba di nome Lea, una bimba speciale, sensibile e vivace.
Alla piccola le era stata diagnosticata la sindrome di Down, i suoi genitori erano molto protettivi con Lea…, ma i suoi compagni di scuola non facevano che isolare la piccola.
La chiamavano Lea la piagnucolona.
Lea amava la musica, disegnare, quando tornava da scuola si chiudeva in camera piangendo, poi per calmarsi prendeva la tastiera musicale regalata da suo papà  e iniziava a suonare…, suo padre era un bravissimo pianista, sua madre era una famosa ballerina e suo padre un bravissimo pianista.
La musica confortata il cuore di Lea e la rendeva serena.
Un giorno, dopo la scuola ebbe un ‘idea , il Natale si stava avvicinando..Lea iniziò  ad esercitarsi di nascosto.. poi si avvicinò  al pianoforte di suo papà  e iniziò  ad esercitarsi. Nessuno avrebbe mai immaginato che Lea una bimba di 5 anni sapesse suonare così bene il pianoforte.
Lea aveva un piano dimostrare ai suoi compagni e ai suoi genitori la sua più  grande passione.
Arrivò  il Natale , Lea era felice non vedeva l’ora di dimostrare a tutti i suoi talenti, così chiese al papà  di invitare dopo la scuola i suoi compagni, non tanto gentili ma Lea voleva sorprenderlo in fondo Lea voleva bene a tutti. La neve iniziò a ricoprire gli alberi spogli.. tutto era perfetto!
Lea continuò  senza stancarsi ad esercitarsi con il pianoforte che magia!
Finalmente arrivò  il Natale! I suoi genitori erano curiosi, quand’era  questa sorpresa, dei disegni?
Il papà  non faceva che domandarsi cosa avrebbe preparato di così speciale.
Invitò  i suoi genitori e i suoi compagni a sedersi tutti vicino al pianoforte.il papà della piccola era incredulo, la madre commossa quando vide Lea  suonare il piano con dimestichezza, scoppiò  a piangere ininterrottamente,  Lea suonò una delle canzoni più  belle , i suoi compagni erano sorpresi iniziarono battere le mani, ad abbracciarla ora era felice,  grazie alla musica .

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