E quando il dolore
si fa più forte,
quando diventa un
malessere fisico
che non si può
sopportare,
parlo al mio cuore
e gli dico:
aiutami tu, a rivivere,
aiutami tu a sperare.
E non ci sono limiti,
non c’è spazio,
non c’è tempo,
non c’è età.
I ricordi vagano
all’improvviso
dentro di te,
nel tuo spazio.
La vita si diverte
a scrivere gli accordi
di una sinfonia,
vissuta ai limiti
della normalità,
che si trasforma
in tragedia.
Ormai, non esiste
più la serenità.
E mi appoggio, sfinita,
alla sedia del
mio tramonto,
aspettando con ansia
che arrivi il
mio momento:
quando le nostre mani
si uniranno di nuovo,
per l’eternità.
Non finirò mai di ringraziare tutti voi della Redazione e soprattutto Sandro. Avete una umanità che allarga il cuore e riuscite a farmi sentire parte di un mondo che non è più il mio.
E mi ripeto: coraggio, non sei più sola a lottare contro le avversità della vita.
Ora, hai anche tutti gli amici della Redazione con te. Quindi, grazie a tutti, con tutto il mio cuore ❤
Patrizia, grazie per il tuo contributo. Sei mitica !