Quando son solo e ramingo
nella mente da memoria
la mia bella mi dipingo
ed invento qualche storia.
La rivesto d’armatura
come fosse Bradamante
lancia in resta va sicura
luccicante fra le tante;
Marganorre sire infame
la guerriera ha poi incontrato
e ogni sgherro del reame
colla lancia ha trapassato.
Qual regina d’Amazzonia
corre altera la foresta;
delle donne la colonia
lei capeggia, ma modesta;
un serpente gigantesco
che molesta le amazzòni
lei riduce rotto e pesto,
ride tra le acclamazioni.
Ispirata ma sommessa
parla come la Sibilla,
di ogni cosa compromessa
soluzione dà che brilla;
folla immensa al sacro tempio
dell’aruspice la prega,
ella a ognuno fa un esempio
e al consiglio mai si nega.
Dalla capsula spaziale
parla come Tereskova,
nunzia che nell’abissale
spazio c’è una stella nuova:
Socialismo (nuova fede);
tutto il mondo manda in onda
la notizia ed ognun vede
la sua chioma rubiconda.