E quando un amore finisce, nessuno più capisce i tuoi sentimenti.
E ti senti come un naufrago in terra straniera: sei solo tu a lottare contro la disperazione più nera, contro l’ indifferenza delle persone senza cuore.
E il tuo dolore?
È come un fiume in piena che ha distrutto i margini, divelto i paletti.
Come vicini mi sono rimasti accanto le parole, che sono la mia ancora di salvezza al mio pianto e gli amici della Redazione, che mi aiutano a crescere lungo il mio presunto cammino di scrittrice.
Chi dice che ci riuscirò? Questo io non lo so.
Diogene cercava l’uomo, io mi limito solo a descrivere la mia tristezza, il mio dolore: sarà solo il tempo, a dare il giusto valore.
Il tuo cammino non è presunto. È stato interrotto quando le cose da fare, i doveri da assolvere, le necessità ed i bisogni degli altri hanno preso il sopravvento sulla tua capacità di scrivere. L’avevo conosciuta tanto tempo fa quando, su carta e non con il dito, mi scrivevi i tuoi pensieri. L’avevo partecipata ai fratelli con sorpresa e con piacere.
Vai avanti e crescerai ancora. La poesia è dentro ciò che scrivi, aldilà della forma che usi.
Sorella cara, anche se per un periodo mi hai fatto da vice mamma, perché la nostra mamma è morta a meno di un anno da papà e io mi sentivo persa senza di lei.
Sei stata presente quando è nata mia figlia, in sala operatoria, sei stata presente quando il mio amore è volato in Cielo
Solo il Cielo sa le lacrime che abbiamo versato, lui, le nostre figlie e io.
Lui perché una settimana prima mi aveva detto, a fatica, che sarebbe stato sempre vicino a me e che sarebbe venuto lui a prendermi, quando Dio vuole.
Ogni giorno per me è una lotta continua vivere, ogni giorno mi dico : non devo mollare. Ma non ce la faccio più! Ringrazio Dio che mi ha dato tre fratelli meravigliosi e, soprattutto, che mi ha regalato te e le mie figlie. Ti voglio bene sorellina, grazie di esistere 💖