Trascinate dal vento,
insinuandosi furtive tra gli squarci del cielo,
si librano nell’aria danzando al tramonto.
Incuranti della meta a loro destinata,
le Rondini spiegano le loro ali verso l’Infinito.
Tessendo le trame più intricate,
dipingendo forme di rara bellezza,
come pittori, fanno del firmamento la loro tela preziosa.
Si rincorrono all’orizzonte,
spingendosi nell’Azzurro senza confini.
Libere, ondeggiano all’incedere di Zefiro,
strappando le profondità del dipinto.
Gli ordini del Re non seguono,
non saranno mai sudditi,
non hanno padrone, loro sono le Rondini.