È la sera dei miracoli,
intorno i fragori
a tracciare una demarcazione
tra ciò che è stato e ciò che sarà.
La sera degli spumanti,
dei panettoni avanzati,
del fracasso al chiaro dei fuochi
di micce consumate e bicchieri –
il rintocco scandisce il rituale
nel brusio indistinto
del concertone alla tivù.
La sera delle delusioni passate,
la sera delle speranze future,
la sera dei bilanci – felicità o dolore –
e dei buoni propositi scritti
su fogli di carta erranti –
e per un attimo fugace
si oblia la coscienza
che anche cambiando il calendario
tutto il resto resta uguale.
Per una notte, una sola,
puoi crederci davvero
che l’anno nuovo porti con sé
qualcosa di diverso.