Guardo il cielo, pieno di nuvole nere, annuncia tempesta: da quando non ci sei, non c’è più festa nel mio cuore, ma solo dolore infinito.
Mi chiedo perché a noi è stata negata la speranza di un amore felice nel tempo, speranza che mi faceva scrivere alla finestra il tuo nome, con un dito.
Ricordo quando tu suonavi il campanello e io scendevo le scale correndo felice tra le tue braccia: e il mondo intorno a me scompariva, in un’ estasi d’ amore.
Ora, c’è solo una crudele realtà.
Il mio cuore, questo stupido cuore, ancora aspetta, ancora spera di vederti arrivare: ma è solo un’ illusione, una nera realtà, come questo cielo.