C’è qualcosa dentro di me;
una voce,
che sussurra:
“Non meriti di mangiare”.
Sento un vuoto,
un vuoto incolmabile,
che non riesco a riempire
nemmeno con un enorme
quantità di cibo.
Davanti a me c’è
il mio piatto preferito,
ma io resto ferma,immobile.
La testa sembra scoppiare,
le mani tremano,
il piatto è pieno,
ma le mie lacrime
che affondano nel cibo
lo svuotano di ogni significato.
Il corpo chiede,
la mente rifiuta.
Troppi pensieri per
iniziare a mangiare.
“No grazie, non ho fame”.
Scivolano fuori
di me queste parole,
come un rifiuto
che non mi appartiene.
Il corpo chiede,
la mente rifiuta.
“Resisti,sennò ingrasserai”.
“Non sei abbastanza”.
Passano ore,
giorni,
ma sono determinata:
non toccherò cibo fino a domani.
Il corpo chiede,
la mente rifiuta.
Perdo il controllo.
I sensi di colpa mi tormentano.
Mi sento estremamente debole.
Debole per aver ceduto
ad un bisogno umano.
Mille pensieri,
mille sensi di vergogna.
L’unica certezza:
da domani digiunerò.
Perdo il controllo,
di nuovo.
Capisco di essere finita
in un continuo
e soffocante loop.
Il cibo è un campo di battaglia,
e io non so chi stia vincendo.
Tra fame e paura
